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 Sito dell´ingegnere Luigi Pisacane

Lo Studio dell’Ing. Luigi Pisacane, con esperienza quindicinale, si occupa principalmente

di: Ingegneria Logistica e della Produzione.


Settore industriale:

Servizio al cliente, just-in time, flessibilità, capacità di far fronte all’imprevisto,
strutture snelle, organizzazione dei magazzini, organizzazione dei rifornimenti,
gestione scorte, previsione della domanda, minimizzazione dei costi, pianificazione e
programmazione della produzione, logistica industriale, supply-chain, logistica
distributiva e dei trasporti.



LOGISTICA E SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
Il Council of Logistics Management definisce la logistica come:


Il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell'efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime, semilavorati e prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di consumo con lo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti.

Questa definizione molto ampia include tutta la serie di attività logistiche quali customer service, previsione della domanda, gestione della comunicazione, gestione scorte, material handling, processazione dell'ordine, localizzazione di fabbriche e depositi, approvvigionamenti, imballaggio, gestione dei ritorni, trasporti, magazzinaggio e stoccaggio. Queste attività insieme agli input ed output formano il quadro delle componenti del Logistics Management, ovvero la gestione della logistica che può comprendere tutte o solo alcune delle attività suddette a seconda del fatto che sia più o meno integrata.
L'integrazione delle diverse aree della logistica è necessaria per due ordini di motivi:

Le scelte effettuate in una certa area di attività logistica impattano su tutte le altre aree (trade-offs)

Il potenziale di efficienza insito nella logistica come totalità delle attività che la compongono è estremamente elevato

Il fondamento del concetto di logistica integrata è rappresentato dalla minimizzazione del costo totale delle attività logistiche viste nel loro complesso, dato un obiettivo di livello di servizio da garantire.
È possibile suddividere i costi logistici in 5 grandi gruppi:

Costi di mantenimento delle scorte

Costi di magazzinaggio

Costi di trasporto e distribuzione

Costi inerenti ai lotti

Costi di processazione ordini e dei sistemi informativi

La missione della logistica è pianificare e coordinare tutte le attività necessarie per raggiungere il livello di servizio desiderato al minor costo possibile. La logistica deve quindi essere vista come il collegamento tra il mercato e l'ambiente operativo dell'azienda. L'ambito della logistica attraversa tutta l'organizzazione aziendale, dalla gestione delle materie prime fino alla consegna del prodotto finito.

La gestione logistica, dal punto di vista del sistema azienda, è il mezzo con cui le esigenze dei clienti sono soddisfatte tramite il coordinamento del flusso dei materiali e delle informazioni che si estendono dal mercato attraverso l'azienda fino ai fornitori.
Il raggiungimento di questa integrazione nella gestione aziendale richiede chiaramente un orientamento diverso da quello tipicamente presente nelle organizzazioni convenzionali.
Ad esempio, per molti anni marketing e produzione sono state considerate come due attività nettamente separate all'interno dell'organizzazione: al meglio hanno coesistito, al peggio è stata lotta aperta. In questo schema di riferimento, la logistica è essenzialmente un concetto di integrazione che cerca di sviluppare una visione complessiva ed univoca dell'intera azienda. E' fondamentalmente un concetto di pianificazione che cerca di costruire un processo attraverso il quale le esigenze del mercato possano essere tradotte al minimo costo totale in una strategia e piano di produzione che a loro volta si traducano in una strategia e piano di approvvigionamento. Idealmente si dovrebbe seguire una mentalità di business a "unico piano" che sostituisca i piani convenzionalmente isolati e separati di marketing, distribuzione, produzione e approvvigionamenti:
questa, in poche parole, è la missione della logistica.

Il concetto di supply chain, sebbene relativamente nuovo, non è altro che un'estensione della logica della logistica. La gestione logistica tradizionale si occupa principalmente dell'ottimizzazione dei flussi all'interno dell'impresa, mentre il Supply Chain Management riconosce che l'integrazione interna all'azienda non è di per sè sufficiente.
 

STADIO 1: ORGANIZZAZIONE TRADIZIONALE


È lo stadio della completa indipendenza funzionale dove ogni funzione aziendale agisce in modo completamente indipendente dalle altre. Un esempio è il caso in cui la produzione cerca di ottimizzare i propri costi unitari attraverso lunghi cicli di produzione senza considerare il progressivo aumento di scorte di prodotto finito ed il conseguente impatto sulla necessità di spazi di magazzino e sul capitale circolante.

STADIO 2: INTEGRAZIONE FUNZIONALE


In questa fase le aziende riconoscono la necessità di un minimo grado di integrazione tra le funzioni adiacenti (es. distribuzione e gestione scorte, acquisti e controllo materiali).
 

STADIO 3: INTEGRAZIONE INTERNA


Questo stadio è lo sbocco naturale di quello precedente: si stabilisce un contesto di pianificazione da un estremo all'altro delle attività.

STADIO 4: INTEGRAZIONE ESTERNA


Rappresenta la vera integrazione della supply chain: i collegamenti ed il coordinamento raggiunti nella fase precedente vengono ora estesi ai fornitori ed ai clienti.

La logistica è essenzialmente una pianificazione di processi ed organizzazione e gestione di attività mirate ad ottimizzare il flusso di materiali e relative informazioni all'interno dell'azienda. Il Supply Chain Management si fonda sulla logistica e mira a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra i processi di altre aziende, fornitori e clienti, e l'impresa stessa.
La supply chain è il network di organizzazioni che sono coinvolte, attraverso collegamenti a monte e a valle, nei diversi processi ed attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale: oggi parliamo di organizzazioni virtuali o di rete in cui la strategia si concentra sul core business, mentre tutto il resto va in outsourcing. Questo trend implica per la gestione della logistica la sfida di integrare e coordinare il flusso di materiali da una moltitudine di fornitori, spesso sparsi in ogni parte del mondo, e la gestione della distribuzione dei prodotti finiti per mezzo di molteplici intermediari
Oggi ed in futuro ci saranno ancora aziende che punteranno a riduzioni di costi o miglioramenti dei profitti alle spese dei propri partner della supply chain senza rendersi conto che il semplice trasferimento di costi a monte o a valle non le rende più competitive. Il motivo è legato al fatto che alla fine questi costi arriveranno al mercato finale nel prezzo pagato dal consumatore o utilizzatore finale. Le imprese eccellenti riconoscono la fallacità di questo approccio convenzionale e cercano di rendere la supply chain nel suo complesso più competitiva attraverso aumenti di valore e riduzioni di costi complessivi: la vera competizione non è più impresa contro impresa, ma piuttosto supply chain contro supply chain.
I professionisti della logistica devono ampliare la loro comprensione delle altre funzioni di business all'interno della loro organizzazione; in particolare, devono avere una conoscenza migliore degli acquisti ed approvvigionamenti, della pianificazione della produzione, delle iniziative di marketing, dei piani promozionali e di vendita, e, soprattutto, dell'Information Technology: che rappresenta l'elemento chiave, il facilitatore, il legame che unisce i vari componenti e partner della supply chain in un insieme integrato.
Per i professionisti che lavorano in questo campo, il problema non è quanto diventare esperti nel campo della scienza del Supply Chain Management, ma piuttosto quanto velocemente: questo significa conoscere e comprendere la mission aziendale e pensare come la logistica può contribuire a raggiungerla; significa diffondere il verbo del Supply Chain Management sia internamente all'azienda che esternamente ai fornitori, clienti ed operatori logistici.
In sintesi estrema, tutto questo significa essere più vicini ai propri clienti, perchè il Supply Chain Management inizia e finisce con il cliente.